"Grazie al mio lavoro vivo realtà diverse, giro tutta l'Italia: i commenti nei confronti di Massa Carrara sono spesso impietosi: la poca voglia di lavorare ci precede sempre. Non abbiamo una grande nomea.

Molti imprenditori sostengono che non sia produttivo investire a Massa Carrara, perchè il maggior problema pare sia il poco personale disponibile. Mi sembra un po' paradossale, per una provincia che lentamente, è scivolata nel degrado".

"Sono un sostenitore attivo della raccolta differenziata. Da noi stenta ancora a decollare perchè poco motivata e incentivata. Consiglio ai nostri sindaci di fare un sopralluogo a Pisa, dove si sono inventati delle oasi di raccolta.

I cittadini portano la loro differenziata in questi posti automatizzati, ricevendo in cambio un buono che possono scontare sulle tasse comunali. Sarebbe interessante vedere se ha riscosso successo da loro".

"Specializzarsi: o siamo turismo di massa o nicchia di estrema qualità. Le due anime non possono coesistere, qualsiasi marketer lo capirebbe. E dopo che abbiamo avuto il coraggio di specializzarci, dobbiamo renderci ancora più unici.

Dopo investimenti nelle infrastrutture, perchè nella nostra zona non c'è praticamente nulla. Rispetto alla Versilia, c'è una carenza di infrastrutture abissale. Che non devono essere generaliste, bensì rigorosamente di nicchia, in linea con il mercato cui ci rivolgiamo.

Persino uno studente dell'Istituto Alberghiero di Marina di Massa lo sa.

Tutto ciò però, stenta a essere apprezzato: da buoni italiani abbiamo paura a fare delle scelte e preferiamo restare senza un'identità precisa".

"Non sono nè carne, nè pesce. Prima di investire in comunicazione, o portare il nostro prodotto turistico nelle varie borse del turismo, dovremmo sforzarci di avere la nostra identità e di lavorare, tutti insieme, per rafforzarla continuamente.

Se l'agenda politica, s'impegnasse sulla costruzione dell'identità provinciale, ho la sensazione che in pochi anni saremmo in grado di rilanciare questa provincia".