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Nel corso degli ultimi
decenni, l'omeopatia, si č progressivamente evoluta, mantenendosi, da un
lato vincolata alla propria tradizione culturale e dall'altro,
agganciandosi alla evoluzione
scientifica della medicina ufficiale. Questo percorso evolutivo, č
avvenuto grazie alla OMOTOSSICOLOGIA,
nata in Germania, grazie all'opera del Dott. Reckeweg, che ha
reinterpretato le teorie hanhemaniane, sulla base delle piu' recenti
aquisizioni scientifiche. Il termine "OMOTOSSICOLOGIA",
deriva dal concetto di "OMOTOSSINA", con il quale si intende qualsiasi
molecola, esogena o endogena in grado di provocare un danno a livello
cellulare; danno che inizialmente si manifesta a livello connettivale, e,
successivamente a livello cellulare. Con l'OMOTOSSICOLOGIA,
viene introdotto un nuovo concetto di MALATTIA: NON PIU' UN PROCESSO
PATOLOGICO DA COMBATTERE E DA CONTRASTARE CON OGNI MEZZO,......MA UN
PROCESSO FISIOLOGICO FINALIZZATO AD ESPELLERE O INATTIVARE LA/E TOSSINA/E
CHE HANNO DETERMINATO LA MALATTIA STESSA. Questo processo di espulsione
tossinica avviene a livello del tessuto connettivo, che non rappresenta
solo, (COME CI E' STATO INSEGNATO ALL'UNIVERSITA') la trama di sostegno
strutturale del nostro organismo, ma, anche e, soprattutto, il terreno
entro cui si svolgono le principali attivitā del nostro sistema biologico;
č infatti attraverso il connettivo che le sostanze nutritive giungono alle
cellule, ed č sempre nella stessa sede che avvengono i processi
immunitari. Una delle piu' importanti funzioni del connettivo č quella di
"DRENAGGIO"; nel suo contesto vengono rilasciati i prodotti del
metabolismo cellulare che poi vengono drenati ad opera del sistema
linfatico. Il quotidiano, quanto scriteriato uso di farmaci
antinfiammatori non steroidei (FANS), svolge un ruolo fondamentale nel
determinismo delle malattie autoimmunitarie e nel favorire la comparsa e
l'evoluzione delle
malattie degenerative, attraverso un meccanismo di blocco della
fisiologica funzione di drenaggio del connettivo, che, impossibilitato ad
autodisintossicarsi, ingloba al proprio interno tutte quelle TOSSINE E
PRODOTTI DEL CATABOLISMO CELLULARE, che altrimenti sarebbero state espulse
attraverso l'attivazione degli organi emuntori (CUTE, RENI, INTESTINO).
Cio' porta, attraverso un intevento farmacologico tradizionale, da un
lato, a breve termine, a un miglioramento del quadro sintomatologico,ma,
dall'altro, a lungo termine, alla comparsa di manifestazioni ben piu'
gravi e, spesso , incurabili. L'OMOTOSSICOLOGIA,
permette, attraverso l'inquadramento patobiografico del paziente in 6 fasi
successive di evoluzione
della malattia: FASE DI ESCREZIONE, DI REAZIONE, DI DEPOSITO, DI
IMPREGNAZIONE, DI DEGENERAZIONE E DI CANCRO, di stimolare in modo
fisiologico, naturale e privo di controindicazioni e effetti collaterali,
i MECCANISMI DI DISINTOSSICAZIONE E DI RIPRISTINO DELLA ATTIVITA'
CELLULARE NORMALE; in altre parole permette di stimolare un organismo
malato a riattivare i propri meccanismi di autoguarigione evitando di
reintossicarlo con interventi farmacologici repressivi che sono in grado
esclusivamente di determinare una regressione temporanea del sintomo senza
alcun effetto sulla malattia. |
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