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Ogni giorno, siamo esposti ad una innumerevole serie di fattori “esterni” che influenzano il nostro equilibrio e, in definitiva, la nostra salute. Il nostro organismo reagisce a questi fattori “stressanti”, mediante meccanismi perfetti finalizzati ad “ammortizzare” l’impatto dello stress sul nostro corpo , limitare i danni dello stesso e a mantenerci in buona salute. Sotto il termine di “stress” ( termine a volte abusato dai medici ) ricadono tutte le piccole o grandi avversità della vita quotidiana; non dobbiamo necessariamente identificare nello stress solo eventi estremi come un lutto, un fallimento professionale o una separazione…che sicuramente rappresentano eventi negativi importanti, ma dobbiamo pensare anche a tutte quelle situazioni quotidiane a cui magari diamo meno peso, ma che nel tempo possono causare danni addirittura peggiori, come il traffico stradale, i contrasti sul lavoro con i colleghi, i problemi economici, le discussioni in famiglia, l’alimentazione sbagliata, ecc… Eliminare lo stress, è impossibile… i più bravi riescono a ridurlo riuscendo a ritagliarsi quotidianamente un po’ di tempo per loro stessi ricorrendo a tecniche orientali di meditazione e rilassamento,o, più semplicemente cercando di fare ferie corte, ma più frequenti … Possiamo però migliorare la capacità del nostro corpo a tollerare lo stress…come?...Per capirlo, occorre innanzi tutto spiegare le modalità reattive del nostro corpo allo stress: quando qualcosa ci preoccupa o innervosisce, l’organismo si prepara ad affrontare tale situazione, mediante alcune variazioni biologiche che tecnicamente prendono il nome di “Sindrome di adattamento generale”, che a sua volta, si divide in tre fasi ben distinte:
La prima fase è quella “acuta” che normalmente dura poco tempo e che serve a preparare l’organismo ad affrontare l’evento ( Es: sudorazione e/o palpitazioni prima di un colloquio od un esame..) . Questa fase è sotto il controllo delle ghiandole surrenali che producono specifici ormoni ; eventuali alterazioni funzionali di queste ghiandole, portano a risposte alterate allo stress. La seconda fase, è quella che permette all’organismo di continuare a lottare, facendo fronte ad attività impegnative , anche per lungo tempo; qual’ora però, questa seconda fase sia protratta eccessivamente a lungo, porterà, di necessità, alla terza fase di esaurimento…fase in cui le ghiandole surrenali non saranno più in grado di produrre quegli ormoni necessari per continuare ad affrontare lo stress, con il risultato di un indebolimento generale di tutto il fisico e maggiore tendenza ad ammalarsi. Non a caso, il momento in cui si è maggiormente vulnerabili è proprio alla fine di un lungo periodo di stress ; Es: siamo stati bene tutto l’inverno, abbiamo lavorato tanto , quando finalmente giungono le meritate ferie…ecco giungere puntuale la malattia a rovinarci le vacanze!!!! Sebbene lo stress possa avere conseguenze negative su tutto l’organismo anche gravissime, la ricerca ha evidenziato come i principali bersagli di questo nostro temibile nemico, siano essenzialmente il sistema cardio-vascolare, il sistema immunitario, l’intestino e il tono dell’umore. Detto ciò, siamo pronti per capire come per difenderci dallo stress, sia importante sostenere il sistema endocrino al fine di evitare la fase di esaurimento. A tal fine occorre instaurare semplici abitudini di vita come: - ALIMENTARSI SEGUENDO UNA DIETA PERSONALIZZATA SULLA BASE DELLE PROPRIE INTOLLERANZE, e comunque evitando di assumere caffè, nicotina e alcool. - FARE ATTIVITA’ FISICA MODERATA - ESEGUIRE TECNICHE DI RILASSAMENTO ( ce ne sono di tanti tipi…non occorre necessariamente spendere soldi in massaggi…) - FARE USO CICLICO ( due volte/anno ) di integratori alimentari a base di vit. B, vit. C, e piante così dette “adattogene” in grado di sostenere l’organismo contro gli effetti dello stress cronico o a lungo termine ; i principi attivi contenuti in queste piante, sostengono l’abilità del corpo a tollerare diversi fattori stressogeni , sia mentali che fisici, grazie alla loro capacità di normalizzare le risposte biologiche. |