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Miei cari ricercatori,
continuiamo la scoperta dei Principi del Reiki scritti dal monaco Mikao Usui. L’approccio ad essi ha l’intento di vedere quanto, queste semplici frasi, possono essere aderenti alla nostra realtà, quanto possiamo farne tesoro oggi, sebbene esse siano state concepite intorno alla fine del XIX sec. Solo per oggi non ti preoccupare: qui viene evidenziata un’attitudine assai diffusa: il dover tenere sotto controllo tutto, facendo fatica a donare fiducia e, al bisogno, a delegare ad altri alcune incombenze. Ancora questa ansia che impedisce in linea di massima di lasciare andare, lasciare andare… come vi sentite nel ripetere questa frase? Abbandonare l’eccessivo controllo, imparare a godersi la vita nelle sue piccole cose. Tutto ciò che accade è per una crescita interiore, è per il nostro bene. La preoccupazione nasce ancora una volta dalla razionalità, da aver capitalizzato un passato, dal desiderio di anticipare un futuro, che fortemente desidera il piacere, e che altrettanto fortemente teme il dolore. Ma che sicuramente non vive il presente, innalza solo barriere difensive. Guadagna da vivere onestamente: il concetto base è quello di avere il coraggio di esprimersi onestamente, nel rispetto di noi stessi in prima persona, e successivamente verso il nostro prossimo nel momento in cui comunichiamo e manifestiamo i nostri talenti. E’ fondamentale il richiamo a valorizzare il modo nel quale ci esprimiamo nel lavoro e nella quotidianità. Ogni nostra azione esprime la nostra essenza, rappresenta in quale misura noi siamo in contatto con la nostra parte sacra. L’essere leali ed onesti in ogni nostro gesto, qualsiasi lavoro o impresa si stia compiendo, infonde con essa amore. Come potremo avere un corpo sano e forte se la nostra mente, il nostro cuore fossero pieni di menzogne, sotterfugi o inganni. Come potremo desiderare la nostra felicità sapendo di creare sofferenza agli altri? Apriamo il nostro cuore alla Luce, all’Amore. Il risultato non mancherà di donarci fierezza e orgoglio per le nostre azioni, per i nostri pensieri onesti, oltre all’integrità e ad una grande soddisfazione. Onora i Genitori, i Maestri e gli Anziani: proviamo ad entrare in contatto con la spiritualità di ogni essere vivente, rispettando il loro destino e la loro essenza. Onorare vuol dire: rispettare senza la presunzione di voler cambiare gli altri a tutti i costi. Ma vuol dire anche difendere, comprendere e proteggere ogni Essere. Curare le persone con attenzione, comprendendo le esigenze dell’altro è un modo per ringraziare ciò che hanno fatto e stanno facendo per noi. Onoriamo i Genitori, comunque essi siano: onoreremo così la nostra vita; onoriamo i Maestri e gli Anziani: ci apriremo umilmente alla loro saggezza e alla loro esperienza. Mostra gratitudine a tutti gli Esseri Viventi: La Gratitudine ha un fortissimo potere. Cambia la nostra energia e modifica il nostro modo di pensare. Oggi va molto di moda lamentarsi e criticare, fissarsi sulle cose che ci mancano, sui problemi. Valorizzando poco ciò che abbiamo, attraiamo a noi una grande miseria interiore. Il mondo ci appartiene, è vero, ma la gratitudine è doverosa se siamo responsabili del grande dono che abbiamo ottenuto per far parte di tutto ciò. Tutti coloro che fanno Reiki scoprono il grande momento di intimità e di profondità emotiva che ci pone in connessione con L’Universo ogni volta che siamo grati accogliendo tutto ciò che ci circonda. Rendendo grazie facciamo entrare nel nostro cuore il calore della vita. A voi le dovute riflessioni che spero aver suscitato commentando questi 5 Principi. Ci abbiamo girato un po’ attorno fino ad ora, e qualcuno di voi potrebbe pensare: si, ma in concreto… cos’è il Reiki, come si usa, come si trasmette? Di questo vi parlerò nel nostro prossimo incontro: cos’è il Reiki, ma soprattutto che cosa NON E’. “Molte persone, pur organizzando correttamente la propria vita su tutti gli altri piani, restano povere perché manca loro la gratitudine” Fallace Wattles (1860-1911) Continua...
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