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Per approfondire: Il potere di Adesso, di Eckhart Tolle, edizione Armenia. Miei cari ricercatori, mi capita di constatare sempre più spesso che sono veramente tante le vittime di un'ansia e di una routine quotidiana che sottolinea una fretta poco salutare per i bioritmi umani. Pensare di fare e di ottenere tutto e subito è diventato un MUST, obbligo, per poter stare a galla in questo turbinio di eventi e di situazioni da organizzare, da ricordare, da pronosticare. Anche un bravo giocoliere sarebbe messo a dura prova per mantenere un equilibrio interiore in tale contesto.
La volta scorsa ci siamo lasciati sulle righe dei Principi Reiki scritti dal monaco Mikao Usui: Solo per oggi non ti arrabbiare, Solo per oggi non ti preoccupare, Guadagna da vivere onestamente, Onora i Genitori, i Maestri e gli Anziani, Mostra gratitudine a tutti gli Esseri Viventi. Proviamo a porci a confronto con essi. Mikao Usui voleva sottolineare una grande verità: vivete nellf ADESSO, ORA è la Vita, ora è l'attimo da valorizzare, da osservare e vivere intensamente, al bisogno anche da cambiare, perché no, ma siate consapevoli di ciò che vi accade in questo istante, non poi, non "dopo, ora non posso sono indaffarato". Carpe Diem. Il passato è trascorso, il soffermarsi su di esso oltre a rallentare il nostro cammino di crescita, spesso ci angoscia e ci opprime perché è ancora saturo di emozioni disfunzionali, quali la paura, la rabbia, il rancore. Il futuro non esiste, deve ancora accadere e ci distrae dal focalizzare tutta la nostra attenzione, la nostra cura per le piccole cose ed i dettagli che è doveroso dare al presente. La grande opportunità che ci offre la vita è il presente, qui la felicità, è l'unica verità ed è soltanto in essa che possiamo intervenire e fare la differenza. Mettiamo sotto al microscopio queste 5 frasi: Solo per oggi non ti arrabbiare: focalizzando sull'attimo che ognuno di noi vive, siamo invitati da questo principio ad abbandonare ogni tipo di rabbia. Non ad ignorarla, ma a riconoscerla, a capire le sue origini, ad individuare perché abbiamo ancora questa ferita che stimola la sensazione che qualcuno ci possa fare del male, la paura di essere nuovamente aggrediti. Non va rimossa questa rabbia, nè far finta che non esista, arriverebbe al fisico con blocchi energetici pesanti: mal di stomaco, ulcera, irritabilità, digestione faticosa, chiusura verso gli altri. Nel riconoscere la nostra rabbia abbiamo invece l'opportunità di esprimere ciò che sentiamo e pensiamo, comprendere noi e gli altri attori della situazione individuata. Da qui potremo indagare se esistono spazi utili di miglioramento, oppure, decidere di lasciarla andare amorevolmente, senza trattenere più rancori passati, o desideri di vendetta. Non ha senso il dolore perchè, come dice un caro amico: Se rinunciamo una buona volta al ruolo di vittima, e cominciamo a smontarli, i nostri problemi, è probabile che ci renderemo conto di come buona parte del loro potere glielo abbiamo concesso noi. E, come glielo abbiamo concesso, così possiamo toglierglielo e ancora dice riprendendo un famoso detto: "Se c'è rimedio perché te la prendi? Se non c'è rimedio perché te la prendi?" (dal suo libro: "La strategia della cipolla ed altre storie", David Di Luca ) Analizzeremo nel nostro prossimo incontro gli altri Principi base del Reiki secondo il metodo di Usui. Per il momento vorrei salutarvi regalandovi una citazione da un libro di Eckhart Tolle: Il dolore che voi create adesso è sempre qualche forma di non accettazione, qualche forma di resistenza inconsapevole a ciò che esiste. A livello del pensiero, la resistenza è una qualche forma di giudizio. A livello emozionale, è una qualche forma di negatività [...] In effetti, nel momento in cui il giudizio si arresta attraverso lfaccettazione di ciò che esiste, voi siete liberi dalla mente. Avete creato spazio per l'amore, per la gioia, per la pace..." Continua |