Siamo entrati nel pieno delle festività. Il periodo classico per i regali. Un’abitudine sana e piacevole, quella di scambiarsi i doni. Soprattutto quando il regalo è dettato da un autentico piacere di donarlo, si crea un senso di festa, di comunione reciproca. Lo stesso piacere possiamo viverlo se dedichiamo con amore un regalo a noi stessi. Un atto che ci donerà un intenso gusto interiore. Questo è l’invito che voglio farvi: quello di dedicarci comunque un atto tutto per noi. Di rimando, sarà un regalo anche per chi ci sta vicino. Infatti, la gioia travalicherà i confini personali per invadere i nostri amici.

Ricordiamoci che siamo i creatori dei nostri sogni. Possiamo provare per credere. Ma soprattutto possiamo credere per provare. Possiamo entrare fiduciosi in contatto con la produzione dei nostri sentimenti, per accorgerci che il nostro essere globale fornisce risposte cognitive, psicologiche, fisiche agli stati d’animo, ai pensieri, alle sensazioni ed alle immagini che creiamo e che riscopriamo dentro di noi.

Il mio piccolo contributo consiste nel dedicarvi un viaggio virtuale, di fantasia, così come facciamo al termine di ogni incontro nei nostri seminari.

Con l’immaginazione entrate in un luogo che faciliti la vostra meditazione, che renda chiaramente il valore della vostra esperienza, che renda il senso del vostro percorso di vita, in cui sia possibile far correre la mente verso il piacere di incontrare se stessi. Può essere una spiaggia, l’orizzonte infinito di una campagna, la darsena di un fiume, una chiesa silenziosa, una valle di montagna … Guardate ciò che vi circonda, le sfumature che creano la differenza, ascoltate i suoni, raccogliete le sensazioni che come in un diapason vibrano in sintonia tra voi e l’ambiente … ritrovate voi stessi, la sensibilità del sentire, la magia del vedere e del comprendere che la primavera può essere uno stato della mente.

Se sapremo prenderci il tempo necessario per rivivere tranquillamente le nostre più intense e significative esperienze, e di volta in volta le arricchiamo di almeno un elemento di nuova e più approfondita sintonia, creeremo un rapporto diretto con il nostro essere interiore e con la sua valorizzazione che ci permetterà una soddisfacente crescita personale e spirituale. Per spiritualità intendiamo la possibilità di liberarci dagli affanni ed entrare in contatto con il nostro essere autentico, profondo. Spiritualità significa iniziare a percepire con chiarezza ed intensità le nostre aspirazioni, il valore del nostro essere persona in rapporto all’universo. Le persone che hanno raggiunto con pienezza momenti di questo tipo chiamano in modi diversi la loro esperienza. Ma in ogni caso emerge un sentimento di completezza, di percezione che siamo nati per evolvere, che siamo parte di un sistema aperto, evolutivo, dotato di senso e di valore, di un prima e di un dopo. La spiritualità porta con sé l’idea di relazione tra cielo e terra, tra ragione ed emozione. Esprime la voglia di coltivare un sogno, esprime il desiderio di libertà e di completezza che risiede in ciascuno di noi. Rappresenta la voglia di intraprendere i viaggi che ancora possono colpirci al cuore e fascinarci la mente: quelli all’interno dei nostri sentimenti, negli spazi immensi della nostra interiorità. Come dice Anthony De Mello, Spiritualità significa aver trovato la miniera di diamanti dentro di sé. Quella miniera che ci permette di nutrire un interesse genuino e concreto per il nostro essere nel mondo.

Per chi è interessato ai seminari di valorizzazione personale e di iniziazione al benessere interiore sappia che dal nuovo anno questi saranno ospitati anche presso il Centro Benessere Corte Ceson, nell’interessante territorio veronese. Per informazioni: tel. 347/5226708. Oppure via e-mail: antoniobimbo@libero.it

Per approfondimenti:

Antonio Bimbo, Iniziazione al benessere interiore, Edizioni Mediterranee, 2002.

Puoi trovare una presentazione del libro nel sito: http://www.antoniobimbo.it/