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LA KINESOLOGIA APPLICATA di Marco Stegagno La kinesiologia applicata consiste in una tecnica diagnostico-terapeutica ideata da George Goodheart nei primi anni sessanta. Si basa sul principio che l'essere umano è un sistema integrato e inscindibile in singole parti "stagne". Ogni volta che apportiamo delle modificazioni a questo sistema, questi reagisce attraverso meccanismi di vario tipo (biochimico. metabolico etc.) che hanno sempre in comune un corrispettivo sul piano della muscolatura scheletrica nel senso di una variazione del tono della musclatura e, in definitiva, in una variazione della postura. in altre parole, qualunque "input" noi apportiamo a un essere umano, sia di tipo biochimico che di tipo fisico che psico-emozionale, questi risponde con una modificazione del tono muscolare; questa variazione puo' essere verificata da un operatore in grado di effettuare il test kinesiologico. In pratica, con la kinesiologia, possiamo dialogare con il computer centrale (il cervello) dove sono registrate tutte le informazioni riguardanti il nostro PZ, sia a livello conscio che inconscio e che abbracciano tutto l'arco della sua vita, compresa quella pre-natale. il test, in pratica, consiste nell'isolare funzionalmente un muscolo, associato ad un determinato organo del quale si vuole indagare la funzionalita' (es. sartorio e ghiandole surrenali) e chiedere al PZ di effettuare una spinta nella stessa direzione ma nel verso opposto a quella esercitata dall'operatore: in base alla variazione del tono muscolare siamo in grado di porre diagnosi funzionale di alterato funzionamento d'organo prima ancora che quest'ultimo vada incontro ad alterazioni strutturali riscontrabili con le comuni metodiche di indagine strumentali. In kinesiologia, tutto ruota attorno al concetto di triangolo della salute per cui possiamo idealmente immaginare un soggetto in buone condizioni di salute come un "triangolo equilatero" ove ogni lato, rigorosamente uguale agli altri, rappresenta un aspetto della salute: distinguiamo un lato biochimico, un lato psichico, un lato fisico. Ogni volta che modifichiamo un lato, necessariamente determiniamo modifiche anche negli altri due lati... questo ci permette di avere un approccio olistico al paziente che verra' cosi' valutato nella sua globalita' di essere umano curandone i problemi intervenendo in modo mirato sul lato del suo triangolo primitivamente alterato. |
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