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chi non è mai capitato di diventare “rosso” per la vergogna, “bianco” per
la paura, “verde dalla rabbia”…ebbene sì, la pelle è in grado di cambiare
“colore” a seconda dello stato d’animo in cui si trova, in funzione delle
emozioni che proviamo…; questa peculiare capacità della nostra pelle,
testimonia, seppure in maniera molto grossolana, la relazione che
intercorre tra cervello e corpo, o, meglio, tra psiche e corpo. Questa
stretta inter-dipendenza funzionale, è ampiamente accettata anche dalla
medicina “ufficiale”, in quanto, studi di embriologia ( la scienza che
studia lo sviluppo dell’essere umano all’interno dell’utero materno ),
hanno dimostrato come pelle e cervello, abbiano origine dallo stesso
gruppo di cellule embrionali, per poi differenziarsi durante lo sviluppo
del feto, in due strutture superspecializzate. Alla
luce di questa osservazione, la pelle, è considerabile come una
estroflessione del sistema nervoso centrale che riveste tutto il nostro
corpo, separandolo fisicamente dall’ambiente circostante, mantenendo però,
connessioni funzionali con il computer centrale rappresentato dal
cervello; siamo allora in grado, adesso, di comprendere perché, le nostre
emozioni, i nostri pensieri, le nostre preoccupazioni, si possano
manifestare in maniera, spesso eclatante e imbarazzante, con problemi di
pelle che ci fanno correre dal dermatologo… Un
problema che frequentemente crea imbarazzo al medico, in virtù della sua
aspecificità e difficoltà terapeutica, è rappresentato dal prurito:
normalmente, la soluzione prospettata, è semplicemente “sintomatica” ,
mediante uso dei soliti antistaminici o, peggio, del cortisone che, come
sappiamo ormai benissimo, determinano una risoluzione temporanea del
sintomo, senza risolvere nulla. Ora,
dovete sapere, che , l’organismo umano, si comporta alla stregua di una
grande lavatrice: “centrifuga” le tossine al fine di salvaguardare gli
organi “nobili” come rene, fegato, cuore, cervello, dirottando le scorie,
in attesa di eliminarle attraverso i fisiologici organi emuntori , verso
zone a minore rischio come la pelle; eco comparire il prurito causato da
scarsa capacità depuratoria del nostro organismo, per risolvere il quale,
non dobbiamo ricorrere a farmaci che agiscano sul sintomo, ma
semplicemente, occorre riattivare la capacità drenante del nostro fegato
mediante specifici fito-terapici. Il
prurito, riconosce però cause, che, spesso, sono di natura psichica;
vediamo di creare una mappatura delle principali sedi di questo fastidioso
sintomo, e di relazionarle con alcune comuni motivazioni psichiche: -
PRURITO
DELLA TESTA: spesso si dice , quando si è preoccupati, di avere un
“gratta-capo”. Questa localizzazione del sintomo, sottintende, a livello
spesso inconscio, una preoccupazione e il nostro tentativo di trovare una
soluzione. -
PRURITO
AL NASO: quando respiriamo un’aria pesante, o, per meglio comprendere,
“irritante”, spesso si accusa prurito in questa sede; ad es: il prurito al
naso dei bambini che vivono in un ambiente familiare “teso” in cui i
genitori spesso litigano e non vanno d’accordo. -
PRURITO
AGLI OCCHI : è la localizzazione di quando abbiamo difficoltà a vederci
chiaro, e allora, dobbiamo strofinarci gli occhi… -
PRURITO
ALLA SCHIENA: tipico di quando ci gettiamo un problema “alle spalle”,
ignorandolo. E’ il momento, allora, di ripescare il problema, di
affrontarlo, e risolverlo. -
PRURITO
ALLE MANI: quante volte,
avendo voglia di “picchiare” qualcuno, diciamo: “- Mi prudono le mani…..”.
Esprime una rabbia soffocata. -
PRURITO
ALLE GAMBE : le gambe, ci portano lontano…ecco come, un prurito in questa
zona, può celare la smania di fare qualcosa o di scappare da una
determinata situazione . Es: il prurito alle gambe degli anziani, spesso
cela la paura della morte, e il tentativo di sfuggire da tale
esperienza… -
PRURITO
DEI PIEDI: tipico di quando ci troviamo in una situazione dalla quale
toglieremmo volentieri i piedi… -
PRURITO
DELL’ADDOME: particolare attenzione va posta al prurito della pancia nelle
gravide, in quanto poterbbe sottintendere un rifiuto inconscio alla maternità a seguito di
svariati problemi come giovane età della mamma, problemi economici ,
finanziari ecc…. -
PRURITO
GENITALE: più spesso colpisce il sesso femminile, e, a meno di
infezioni, può essere
causato, banalmente, da una insoddisfacente e poco gratificante vita
sessuale.
Per
ultimo, vi racconto anche quella che è stata la mia esperienza
personale:
circa
tre mesi prima che mia moglie partorisse la nostra prima figlia, ho
sviluppato un prurito “migrante” che non mi dava tregua: mi sono fatto
prescrivere dei fiori di Bach
specifici per il mio caso , e, in una settimana circa di trattamento, ho
risolto il problema definitivamente; da cosa era causato il mio prurito?
Da una inconscia paura di morire, non garantendo così, nel caso, un punto
di riferimento affettivo ed economico a mia figlia…
Come
vedete, la psiche, è in grado, attraverso molteplici vie “effettrici”, di
informarci sui nostri disagi psico-emozionali, mediante l’accensione di
una spia, quella del “prurito”, che occorre valutare di volta in volta sul
paziente, alla luce del suo vissuto e dei suoi personali problemi, per
potere giungere ad una diagnosi di causa e, quindi, poterla trattare in
maniera definitiva.
Per
concludere, quindi, vi invito a non sottovalutare mai anche il più banale
problema di pelle, in quanto, qualunque esso sia, rappresenta il tentativo
da parte del nostro organismo, di eliminare tossine che, nel caso in cui
vengano trattenute o, peggio, rigettate dentro mediante uso di pomate al
cortisone, determinano una intossicazione profonda del nostro corpo con
interessamento , negli anni, dello stato funzionale dei nostri organi più
profondi e nobili, determinando così, danni sicuramente maggiori di quelli
che un banale prurito ci aveva causato , magari, qualche anno prima. |